VALUTAZIONE FORMANTE

“La valutazione sommativa, proposta al termine di un percorso di apprendimento allo scopo di fornirne un bilancio, va sicuramente vista nella prospettiva dell’assessment of learning. La valutazione formativa, proposta come momento in itinere di un percorso di apprendimento allo scopo di monitorarne gli esiti e proporre correzioni di rotta, va sicuramente vista nella prospettiva dell’assessment for learning. La valutazione formante si pone nella prospettiva dell’assessment as learning (Earl, 2014), ossia una valutazione che è essa stessa momento di apprendimento. Secondo Earl, la valutazione formante (assessment as learning) rinforza le istanze alla base della valutazione formativa enfatizzando il ruolo dello studente come connettore tra i momenti di apprendimento e di valutazione. Lo studente assume un ruolo attivo, coinvolto e critico nell’assegnare senso alle informazioni esperite, collegarle alle sue conoscenze precedenti e raggiungere la padronanza dei saperi in questione. “Valutazione formante” indica quindi un processo regolatorio, attivato dalla metacognizione, che ha luogo quando lo studente monitora personalmente e sistematicamente cosa sta imparando attraverso frequenti e sistematiche prove di valutazione e usa il feedback di tale monitoraggio per operare aggiustamenti, adattamenti e cambiamenti, anche sostanziali, nella propria comprensione. In quest’ottica, svolgere frequenti e sistematiche prove di valutazione promuove l’attivazione cognitiva e l’elaborazione profonda e significativa dei contenuti da apprendere, chiarisce con precisione gli obiettivi dello studio, ossia “cosa il docente si aspetta dall’allievo”, indirizza gli sforzi dell’allievo nelle direzioni volute (riducendo il carico cognitivo estraneo), facilita il transfer degli apprendimenti (soprattutto se le prove chiedono all’allievo di mettere in gioco le stesse risorse calate in più contesti operativi). La valutazione formante può quindi essere una guida per l’allievo nelle fasi chiave del processo di apprendimento autoregolato: attivare le risorse necessarie per costruire significati e per risolvere problemi, scegliendo quelle più opportune per la situazione che si sta affrontando (interpretazione) ed utilizzandole nel modo corretto (azione); monitorare le proprie interpretazioni ed azioni e rivederle se e quando necessario (autoregolazione), anche allo scopo di far crescere il proprio bagaglio di risorse e andare “oltre l’acquisito”.”

Fonte: Trinchero, R. (2018). Valutazione formante per l’attivazione cognitiva. Spunti per un uso efficace delle tecnologie per apprendere in classe. Italian Journal of Educational Technology, 26(3), 40-55 (Docente EFT Laura Ceccacci)

Per un approfondimento si veda Earl, L.M. (2014). Assessment as learning. Using classroom assessment to maximize student learning. Cheltenham, AU: Hawker Brownlow.